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Fiera del SS. Crocifisso in piazza Mercato - periodo 1890-1898

TESTO DESCRITTIVO di Rocco S. De Micheli

Grazie all’ultimo libro(1) del dott. Alessio Stefàno è emersa un’inedita fotografia che apre uno scenario sulla funzione che ha avuto, nel tempo, il palazzo di proprietà comunale sito in piazza San Giovanni Elemosiniere, nei pressi della torre dell’orologio, che la Società di Cartolarizzazione, è incaricata dell’eventuale alienazione.

Sono andato, da subito, alla ricerca dell’originale della fotografia e, trovata, ringrazio di cuore la proprietaria, Sig.ra Amalia Manganaro, per averla messa a disposizione, insieme a un’altra, scattata in sequenza, affinché ne beneficiassero i frequentatori del sito CARUSA. Va a lei un plauso per aver custodito questo “tesoro”.

Entrambe le foto riprendono piazza Mercato (ora piazza S. Giovanni Elemosiniere) e sono state scattate nel periodo dal 1890 e non oltre il febbraio 1898(2)  immortalando la scena di una delle tre fiere cittadine(3), che si tenevano in contemporanea in questa piazza, per i generi vari, e in piazza della Fiera (odierna piazza Umberto I), per il bestiame.

Si notino gli esercizi commerciali aperti e alcune insegne leggibili (Achille Zompì, Pietro Cioffi e Figli), qualche carretto, alcune baracche, le tinozze dell’immancabile scapece e poi tantissima presenza di persone, in modo particolare nei pressi della colonna di San Giovanni, stranamente recintata, e nei pressi della torre dell’orologio.

Si notino anche un paio di persone in costume di scena (nel palazzo Arditi spesso si svolgevano manifestazioni teatrali).

In tutto ciò, Il particolare veramente inedito e molto interessante è rappresentato da un portico, con quattro colonne, accorpato al palazzo in questione.

A mio parere, ferma restando la condivisibile ipotesi formulata dall’autore del citato libro(1), ossia che in quel posto sorgeva una chiesa dedicata al nostro protettore o a Sant’Antonio, io ipotizzo che quel palazzo, sicuramente ottocentesco, non potesse essere, proprio per il suo aspetto, altro che un ufficio pubblico e la mia convinzione è che sia stata la sede del Municipio almeno sino al 1885, anno in cui ha iniziato a funzionare la successiva e penultima sede ubicata nell’ex piazza Malta.

Nel periodo in cui è stata scattata la foto, il palazzo con molta probabilità fungeva da sede della Pretura mandamentale (durante il Regno delle due Sicilie aveva il nome di Giudicato del Circondario di Casarano e di questo ne ho trovato traccia nel 1821).

Al primo piano, al di sopra del porticato, dove oggi si trovano tre finestrelle, si notano tre protuberanze che, col massimo ingrandimento, si scorge trattasi delle grate metalliche delle celle del carcere mandamentale ivi allocato(4), il secondo piano, invece, fungeva da alloggi dei funzionari (Pretore, cancelliere, ecc.) oppure da sala delle udienze.

La funzione di Regia Pretura è durata sino al 1911, in concomitanza con lo spostamento della sede del Municipio da piazza Malta all’ultima e attuale sede di piazza San Domenico.

L’edificio di piazza Malta accolse dapprima la Pretura con carceri, sino a tutto il ventennio, poi quando questa fu trasferita nel palazzo D’Elia, fece posto alla caserma dei Carabinieri dopo la dismissione della vecchia caserma di via Roma.

Il palazzo in questione fu utilizzato, al piano terra, come sede dell’ufficio postale (anni’40) e poi dell’ufficio sanitario (anni ’70), mentre il primo e secondo piano fu adibito ad alloggi gestiti dal comune.

Oggi il p.t. ospita il Comitato feste patronali e un’associazione di volontariato, mentre i piani superiori sono completamente spogli.

 

Per quanto riguarda la foto, chiunque voglia dare un contributo, per interpretare al meglio e con maggiore certezza la scena raffigurata, sarà il benvenuto.

 

9.5.2025 Rocco Severino De Micheli

 

 note:

(1) ”La perduta chiesa e il culto di San Giovanni Elemosiniere nella storia di Casarano” della collana Quaderni di Kèfalas e Acindino – Editrice Salentina Galatina 2025

(2) Il fotografo Giovanni Donvito di Gioia del Colle risulta deceduto il 23.2.1898

(3) Le fiere si tenevano: la III Domenica di Maggio, la IV Domenica di Luglio e la II Domenica di Ottobre. E’ molto probabile che si riferisca alla fiera del SS. Crocifisso.

(4) Conferma ciò il maestro Salvatore Pino nel suo libro “Casarano e il suo Patrono" - 1974